Set per la consumazione e trasporto cibo.

Trasportare e conservare, in maniera pratica il cibo mantenendolo in condizioni ottimali prima della consumazione senza passare dal frigo, sono i tratti distintivi del progetto Sgugiotto, che coniuga la naturale capacità di conservazione dei ceramici tradizionali potenziata con nano-particelle di argento.
L’idea configura una serie di contenitori per tipologie di cibo liquido e solido. Le forme impilabili, raccolte da una rete per il trasporto, accolgono tovagliette di carta arrotolata dove poter mangiare.
I decori e i colori selezionati guardano alla grammatica del genius loci di Faenza.
Nel 2019 il progetto Sgugiotto vince la sezione YOUNG del PREMIO-MIDeC promosso dal Museo Internazionale del Design Ceramico di Laveno Mombello (Varese). Il prodotto è stato sviluppato nell’ambito del Corso di Design dei prodotti ceramici tenuto dalla prof.ssa Sabrina Sguanci con il prof. Mirco Denicolò e il prof. Lorenzo Paganelli del biennio specialistico in Design del prodotto e progettazione con materiali avanzati dell’ISIA di Faenza.

Sempre nel 2019 Sgugiotto partecipa al progetto EARTHz, la risposta originale ed alternativa al tema del food design, elaborata dagli studenti dei bienni specialisti in Design del prodotto e in Design della Comunicazione di ISIA Faenza, pensata per il benessere del pianeta che vede l’uomo protagonista di nuovi stili di vita, in cui le tecnologie per la produzione e il consumo del cibo sono indossate, portate sotto pelle, impiegate come protesi corporee mobili e di facile utilizzo.
Più nello specifico, Sgugiotto rientra nel gruppo di ceramici sperimentali per contenere, conservare, consumare cibo e depurare l’acqua denominato FAVENTIA_UPGRADE.
Materiali ceramici potenziati con nano-materiali e impasti sperimentali diventano oggetti d’uso attingendo, in una visione contemporanea, per forme e colori all’identità storico culturale faentina.
Attraverso sistemi di stampa tridimensionale e tecniche di lavorazione tradizionale e avanzata, i ceramici nano-trattati, diventano un’alternativa al mondo dei polimeri. Essi tecnologicamente riconfigurati, si attivano in una collezione di contenitori per la depurazione dell’acqua, conservazione e consumazione del cibo, anche in assenza di energia e con caratteristiche di trasportabilità.

Si ringrazia per i contributi sui nano-materiali il Dott. Giovanni Baldi, direttore scientifico CE.RI.COL.
Tecnica: stampa 3d ceramica, intrecci all’uncinetto, intaglio legno
Materiali: terraglia forte, legno, rete in cotone
Courtesy: ISIA Faenza Design
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