Approfittando di questa quarantena, sto provando a osservare "con la mano" degli oggetti che avevo a casa. Fortunatamente tengo sempre  pezzi di natura sparsi qua e là, appoggiati su un tavolo o vicino alle piante. Così ho scelto un rametto di abete totalmente nudo, una conchiglia che ho trovato sulla spiaggia, un nocciolo di un frutto che avevo fatto seccare perché mi piaceva la forma "a cassa toracica" e un baccello di piselli freschi. È interessante vedere come le bucce secche si piegano a formare onde semplici, ma che sembrano fatte apposta per studiare le ombre. Idem con la conchiglia, di cui è più difficile per me rendere la cavità. Mentre il rametto, una volta svuotato dagli aghi, lascia trapelare quasi al "tatto" il suo essere pieno di minuscole punte, in realtà cilindretti che contenevano ognuno un ago diverso. Il nocciolo è lavorato con gessetti, perciò è molto più carico, forse un po' più interessante. Alla prossima "raccolta" di informazioni sulle forme biologiche, un saluto.
 
Qui invece una rosa e il guscio di un kiwi mi hanno fatto da modelli per altri studi a grafite e gessetti. 
Alla prossima.
 
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