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Antichi percorsi per nuovi segni

Data: Mar-Lug 2012
Team: Francesco Fiori, Roberta Moscogiuri, Claudia Obino, Nicholas Cosci
 
Situato a Massafra, un comune della provincia di Taranto, il progetto prevede la riqualificazione / rifunzionalizzazione dell’ ex-cava e un’attenta analisi del territorio che lo circonda. L’area infatti può considerarsi sottratta alla speculazione edilizia che ha portato, nelle sue immediate vicinanze, alla realizzazione di un consistente insediamento abitativo di tipo sparso e privo di servizi. 
L’ edificio si inserisce in una conformazione già strutturata del paesaggio, che lo accoglie e con esso reagisce trovando una nuova definizione e un nuovo valore. 
I riferimenti più immediati sembrano essere le grandi opere e il paesaggio di Petra, città scavata nella roccia e situata tra anfratti della montagna, i villaggi rupestri in Cappadocia in Turchia, e la valle dei Re in Egitto. 
Certamente la suggestione e lo studio di tali rovine ha svolto un ruolo importante nell’ideazione del progetto, stimolando la riflessione sull’architettura in negativo, di scavo, dove la forma affiora per sottrazione di materia e dialoga con la sua parte costruita in un rapporto di contrapposizioni. Si giunge forse alla riflessione conseguente sulla durata dell’opera, poiché è evidente che, ben oltre la vita dell’edificio, resta in eterno la sua impronta.
Il progetto si caratterizza per un’ attenta semplicità dello schema planimetrico e distributivo, basato su una griglia ortogonale concepita per garantire agli spazi la flessibilità e adattabilità nel tempo, in relazione a possibili cambi di destinazione e a necessità di adeguamento a nuove tecnologie. Seguendo il percorso centrale, i volumi vengono addizionati e deformati in modo da creare un “unicum” spaziale. Prendono forma così gli spazi dedicati alla lavorazione del vino , le zone amministrative e l‘ area museale. Il progetto degli ambienti espositivi prevede un’ area dedicata alla storia di Massafra, e una all’arte contemporanea.
Ortogonalmente a questa zona principale nascono due volumi, distaccati, ma collegati da un percorso secondario. Tali spazi accolgono la barricaia (per lo stoccaggio delle botti), e la zona del ristorante e caffetteria.
La pietra è il materiale che caratterizza non solo il sito, ma anche la nuova costruzione, viene impiegata sia per le pavimentazioni che per il rivestimento delle facciate. 
L’essenzialità dei volumi viene scandita dalla facciata, movimentata da superfici vetrate sagomate secondo inclinazioni asimmetriche, in modo da creare un gioco prospettico di luci e ombre, pieni e vuoti.
 
Antichi percorsi per nuovi segni
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Antichi percorsi per nuovi segni

cantina vinicola per Massafra, Taranto

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