Il cliente non aveva nessun logo o immagine identificativa e non aveva nemmeno un'idea di come volesse il biglietto da visita. Sapeva solo di voler un biglietto da visita con cui ringraziare al tempo stesso di essersi affidati alle sue mani e a quelle di sua moglie.

L'unico elemento che avevo per capire come muovermi è che si tratta di un sarto che si occupa di aggiusti sartoriali per negozi che vendono abiti, camicie e vestiti di qualità ed eleganza.

Questo mi ha pian piano aiutato a scegliere i colori dapprima e i font da usare poi.

Ho scelto di usare il grigio e un colore che si avvicinasse al carta da zucchero per dare un tono elegante al biglietto da visita, senza renderlo né troppo pesante né troppo appariscente.

Ho poi dovuto dare anche un tono artigianale al biglietto, per dare l'idea di qualcosa di elegante, ma di fatto a mano, fatto con cura, con amore.

I due nomi sono tratteggiati, come se fossero stati cuciti.
La 'e' si prestava in modo naturale a simulare un filo di cotone infilato in un ago, per questo ho deciso di inserire anche l'elemento grafico dell'ago.
Ai bordi del biglietto ho inserito un tratteggio con le misure specifiche del biglietto, per simulare le misure che i sarti prendono coi gessetti quando tagliano la stoffa o segnano le modifiche da fare su un abito.