Il nome dell'iniziativa deriva dalla catarsi, l’atto di purificazione dalle proprie passioni amorose attraverso l’espiazione delle proprie emozioni, non filtrate dalla concezione sociale che vincola i sentimenti di ogni singolo. Il suo fine risiede nella sensibilizzazione delle persone al machismo - ovvero tutte quelle concezioni e convinzioni che portano gli individui ad esaltare la figura del maschio virile nella società, assoggettandone la componente femminile di quest’ultima - nella speranza di sradicare certi concetti ormai obsoleti come l’accostamento convenzionalmente imposto tra alcune emozioni ed un sesso: pensiamo, ad esempio, a come l’atto di piangere – e quindi di esprimere un’emozione ritenuta sintomo di debolezza in modo plateale, “forte” - viene attribuito esclusivamente al sesso femminile.
La peculiarità della mostra trova le sue basi nell'unione del machismo e dell’oppressione attraverso l’illustrazione visiva: i modelli sono infatti chiamati ad esprimere emozioni comunemente attribuite al sesso opposto, soggettivando i propri corpi e tenendoli lontani dalle convenzioni che la società ritiene corrette e/o opportune. Il sentimento esposto viene poi personificato simbolicamente in un oggetto, ovvero un cuore di maiale: il più simile a quello umano.
Mostre ed Esposizioni:
TARANTO - Palazzo Gennarini.
TARANTO - Chiostro di Santa Chiara.
BARI - Noise Art Brew Brewery.