Febbraio 2019. Suburra, la serie originale Netflix, è pronta per una seconda stagione.
Ma per un lancio col botto, i criminali romani dovevano vedersela con un rivale molto agguerrito: Sanremo.
Il Festival della canzone italiana si svolgeva proprio negli stessi giorni, attirando l’attenzione di pubblico e giornalisti.
Per non passare inosservati, l’obiettivo era solo uno: rubare i riflettori all’Ariston.
IL PIANO
Sfruttando la fama di una cantante che ha fatto la storia del Festival, come Iva Zanicchi, e approfittando del suo 50esimo anniversario dalla vittoria con la canzone “Zingara”, abbiamo inscenato il furto della sua Palma d’oro del ‘69.
Il suo video appello per ritrovarla è stato condiviso in modo spontaneo e sentito da fan, amici dello spettacolo, giornalisti e radio, arrivando persino nei salottini tv Rai che commentavano il pre-festival di Sanremo.
IL COLPO DI SCENA
Qualche giorno dopo siamo usciti allo scoperto, dichiarando la paternità del furto per mano della Suburra
e pubblicando un video sui canali Netflix. Il contenuto vendeva la stessa Iva, complice dell’operazione fin dall’inizio,
andare a riprendersi il premio di persona, facendo brutto persino a Spadino Anacleti.
L’Aquila di Ligonchio si è confermata così la vera regina del Festival e della Suburra.