AGE OF DODO
Un nome provocatorio per l’epoca attuale, nella quale l’uomo pretende di
piegare l'ambiente alle proprie esigenze di mercato
ridisegnandone i paesaggi fino a lasciare tracce permanenti sul clima, nelle rocce.
un atteggiamento coloniale che non ci ha mai abbandonato
ruotare il nostro punto di vista
Questo progetto, ancora in progress, nasce durante un viaggio in Marocco nel 2016. La visione di sfuggita in un mercato, lungo un vicolo di Marrakesh, di un telone commerciale CocaCola capovolto si è imposto nei miei pensieri come un volto che ha cercato di dirmi qualcosa di importante. Tornato a casa nei mesi successivi ho lavorato a partire da questa immagine e ben presto si è svelato il messaggio di cui intuivo il senso ma non ne capivo i dettagli.
invertire la tendenza dell’impatto dell’uomo sulla terra
ANTROPOCENE / CAMBIAMENTO CLIMATICO
Age of Dodo, l’era attuale o Antropocene, nella quale l’uomo si pone al centro con le proprie esigenze di mercato, ridisegnando paesaggi fino al punto di lasciare tracce permanenti fin nelle rocce, senza rendersi conto che il Dodo può essere egli stesso, se non si agisce per cambiare le cose.
BATTUTE DI CACCIA / TROFEI / GUERRE
Le mappe sono trofei di una guerra vinta ogni giorno contro l’ambiente, per spremere le risorse della terra come un prodotto senza fine.
La terra, nella sua raffigurazione grafica e antropologica di mappa geografica, è così simbolicamente sezionata e scuoiata. Dopo essere stata tatuata, brandizzata e sfruttata, viene ulteriormente esposta come oggetto testimone della generosa battuta di caccia.
PELLE / TATUAGGI
Ie texture di sfondo di tutto questo sono mappe come raffigurazione del pianeta ma anche come la pelle dell’organismo terra, che compriamo, conquistiamo, sulla quale disegniamo confini commerciali, ancor prima che culturali. Lasciando così segni indelebili, come tatuaggi sulla nostra pelle.
Stiamo assistendo a cambiamenti climatici importanti che fanno sciogliere e scomparire ghiacciai, innalzare il livello delle acque oceaniche, migrare interi popoli alla ricerca di zone più vivibili. Stiamo sprecando acqua come fosse un prodotto industriale senza pensare che le falde non si creano alla velocità alla quale le svuotiamo.
BRAND / ICONE
Come altre volte ho utilizzato icone commerciali, senza voler puntare il dito sulle aziende stesse, ma utilizzandole soltanto come simboli che rappresentano il nostro sistema consumistico, creato e sostenuto da tutti noi, nella nostra quotidianità.
CREDITS
Fotografia:
Davide Bischeri
