Avendo accelerato l’evoluzione - il progetto prometeico di gestire l’universo e la realtà - ci siamo condannati alla sparizione? La rappresentazione è arrivata al suo compimento?
Orizzonte degli eventi è la superficie limite oltre la quale tutto è scomparso, nulla è visibile al suo interno. Ci specchiamo ricordandoci che la necessità della parte mancante, definita come dualità o dicotomia, è ciò che occorre per fuggire da questa iper-realtà. La ritrovata identità riflessa porta con sé la memoria abolendo la definizione secondo cui siamo tutti e piuttosto che nessuno.