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Memphis blues again





«Memphis è anche e soprattutto decoro e il ruolo che il decoro assume dentro il progetto. [ ...] La decorazione non è applicata come una vernice ma nasce dall'interno insieme al progetto. Il collage e l'accostamento inaspettato di materiali diversi, preziosi e non preziosi, come legno, plastica, lacche, ottoni, specchi, alluminio, stoffe e il sovrapporsi di rugosità e levigatezze, textures morbide e spigoli acuti, superfici unite e disegnate, colori acidi e colori pastello, sono altrettante minuscole scariche elettriche che vanno a pungere, sollecitare, blandire le cellule assopite della nostra sensorialità».


Barbara Radice



MEMPHIS BLUES AGAIN 
Nasce dalla voglia di interpretare Memphis attraverso il suo aspetto comunicativo fondamentale: il decoro. La particolarità in Memphis è che il decoro diventa struttura. La decorazione, in quasi tutti i progetti Memphis, non è una mossa concettuale come è stata quel tanto di decorazione o deformazione presente nei progetti più o meno utopistici dei tempi del radicalismo. Non è neanche (salvo alcune eccezioni) una citazione colta come negli esempi canonici del postmodernismo in architettura che pescano dal bagaglio delle culture classiche e dalla tradizione. La decorazione nasce e si evolve come gioco, crosta, ornamento e citazione, eventualmente, dei temi e motivi dell’iconografia contemporanea industriale e urbana. Da questa interpretazione nascono i pattern fotografici che completano, all’interno del libro, la parte testuale. I pattern restano fotografici, trattengono ancora la loro componente figurativa, la loro progettazione s’interrompe ad un passaggio dal completamento ideale astratto. Le immagini scelte per la generazione dei pattern sono state individuate nei testi scritti da Sottsass, Radice o da altri componenti di Memphis, sono riferimenti puntuali a immagini o situazioni che sono stati d’ispirazione per la progettazione dei pattern. Un elogio al processo generatore dei pattern attraverso la creazione di un campionario di pattern fotografici. All’interno i divisori colorati contengono il testo. «In Memphis il colore non è mai “aggiunto”: come il decoro nasce dall’interno, insieme al progetto, è parte integrante della struttura, altera le molecole degli oggetti, funziona come massa, come attributo intrinseco a una certa forma, a un certo volume, è sempre un pigmento mai una vernice».


Progettazione per l'editoria

Supervisione: Leonardo Sonnoli

ISIA Urbino — 2018










Memphis blues again
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Memphis blues again

Questo progetto nasce dalla voglia di interpretare Memphis attraverso il suo aspetto comunicativo fondamentale: il decoro. La particolarità in Me Read More

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