Lettering of Quota 111

ITA - Oggi Quota 111 è placido un balcone di erba medica affacciato sulla vita della valle del Foglia, ma la sua terra ha conosciuto una delle notti più dolorose del nostro passato: la notte della Linea Gotica. 
Corre l’anno 1944. Qui transita la Linea Gotica: la struttura difensiva tedesca che deve arrestare l’avanzata degli alleati nella liberazione d’Italia. Nei dieci mesi precedenti il tratto di pianura è stato completamente stravolto: alberi tagliati, casolari abbattuti, frutteti e filari divelti, interi paesi rasi al suolo con le mine, campi disseminati di migliaia di ordigni antiuomo e anticarro. La popolazione è partita, ha lasciato ogni cosa, se n’è andata sulle colline e nelle vicine campagne per sottrarsi alla furia della guerra. 
Il 30 agosto gli alleati si affacciano dalle colline di fronte. È uno scenario spettrale quello che si presenta ai loro occhi, ma il loro sguardo è costantemente rivolto al crinale dove in centinaia di casematte si annida il nemico, armato fino ai denti e pronto a dar battaglia fino all’ultimo respiro. Dei quattro reggimenti canadesi che nel pomeriggio si lanciano all’attacco delle difese tedesche, tre falliscono miseramente e vengono respinti sulla linea del Foglia: le perdite non si contano. Ma sul far della sera, dopo una terrificante e sanguinosa traversata dei campi minati, col favore delle prime tenebre un pugno di uomini del reggimento Perth riescono a inerpicarsi sulla collina tra gli abitati di Montecchio e Osteria Nuova. Quindi, con un rapido e violento assalto alla baionetta, irrompono sulla postazione di Quota 111, ottenendo la resa immediata dei tedeschi che la presidiano. La prima breccia nella Linea Gotica è aperta. 
Fino ad oggi Quota 111 era un luogo sconosciuto, una pagina di storia mai letta, ignorata a tal punto che sul luogo del fortino tedesco è stato costruito un deposito idrico e la strada del vittorioso assalto alla baionetta intitolata a un luogo simbolo della prima guerra mondiale: Redipuglia! Ma quello che vi accadde in quella notte del 30 agosto 1944 è ora sottratto all’oblio grazie alla testimonianza di Stanley Scislowsky, uno dei giovani soldati protagonisti di quell’impresa. La sua testimonianza, tratta dal libro Not all of us were brave (2003), è stata al centro di un evento-spettacolo realizzato dal Comune di Montelabbate, con la direzione artistica dell’Associazione Culturale Mons Abbatis e la collaborazione di altre associazioni locali. 

Roberto Rossi

In occasione delle Buonenotti 2018: piccoli notturni estivi nel paese delle pesche, promosse dal Comune di Montelabbate e dall’associazione appena citata; si è tenuta una lettura di Roberto Rossi della testimonianza di quegli eventi accompagnata dalle note di Raffaele Damen ed è stato proiettato il video realizzato da Andrea Guerra, Irene Rizzato, Natascia Soccio, Alessandro Iudica, Federico Fusetti con il montaggio di Gianmarco Palacay memore dell’operazione di Lettering realizzata per l’occasione. Il testo “mercoledì 30 agosto 1944 Linea Gotica, Quota 111” è stato progettato da Natascia Soccio, Andrea Guerra e Irene Rizzato a seguito di una documentazione storica sui caratteri tipografici impiegati durante lo svolgimento della Seconda Guerra Mondiale in particolare nei comunicati bellici, nei quotidiani e periodici e e negli stampati della Resistenza. A seguito di due proposte con le font Aurora e Courier New Bold, si è deciso di impiegare il secondo per risollevare quel luogo dal dimenticatoio nel quale era caduto, non con un’azione di decorazione, ma con un’operazione di design tipografico ripensando lo spazio con un agire artistico manuale che dopo il trasporto del testo avvenuto al tramonto con il calare delle tenebre ha visto l’esecuzione con pennello e vernice nera sulla superficie chiara del cemento alle prime luci dell’alba.  L’evocazione dell’atmosfera notturna è avvenuta con la memoria per quella notte, restituendo la visione dall’alto della collina e il progressivo calare del sole accanto al dischiudersi della luce mattutina, ma trasmettendo ogni fase e dettaglio di un pensiero progettuale tradotto in una pratica lenta e fisica come lo scorrimento della setola sulle asperità del muro esterno. Fotografie e riprese hanno trasmesso l’intero intervento svolto in indumenti bianchi, una dicotomia che si snoda dal colore oscuro del barattolo al carbone sull’intonso della carta. Luce e ombra alternati vicendevolmente, proposti in un breve video per racchiudere un’esperienza corale, collettiva nell’approccio e nella concretizzazione che nell’idea e nell’attuazione, scrutano dal terrazzo d’erba medica in dialogo con la valle estesa e verso le colline, rivolte a ieri raccogliendo lo sguardo per un domani.

Federico Fusetti


ENG - Today, Quota 111 is a hill where alfalfa grows overlooking the valley of the Foglia river. In 1944 the green hill wasn’t so peaceful as it is today. It was part of the Gothic Line, the defensive system built by the Germans during the occupation of Italy in WWII. In the months preceding the opening of the Gothic Line, entire villages were destroyed by bombs and mines. The population left the devastated plains, leaving behind everything, searching other safer grounds to escape the war.
On august 30th 1944 the allied arrived on the top of the surrounding hills and the Canadian regiments attacked the military positions dominated by the Germans. The first phases of the battle ended without success and many Canadian soldiers gave their lives trying to conquer the opponents' bunker. Only during the night, a few soldiers of the Perth regiment advanced rapidly, and violently occupied Quota 111, known as the first position taken by the allies.
The story of those days is long forgotten by many of the inhabitants of the valley, that became rich and prosperous. The story is narrated in the book Not all of us were brave (2003) written by Stanley Scislowsky a Canadian soldier who lived that reality. Some extracts from this book
became the theme of an event organized by the Municipality of Montelabbate, and directed by the Associazione Culturale Mons Abbatis and other local associations.
During this event, Le Buonenotti 2018, Roberto Rossi read a few passages from the book, accompanied by Raffaele Damen and his accordion.
A brief film made by Andrea Guerra, Irene Rizzato, Natascia Soccio, Alessandro Iudica, Federico Fusetti with video editing of Gianmarco Palacay was also shown. The video explains the making of the lettering of “mercoledì 30 agosto 1944 Linea Gotica, Quota 111” written purposely in memory of the Canadian military position. The typographical project, edited by Natascia, Andrea and Irene, is based on a research on lettering composition used for magazines, newspapers and military press, taken from the Second World War period: this research brought to select between Aurora and Courier New typefaces. Because everything was to be sent written and transmitted rapidly, as the war communications, the use of the typewriter became essential, so to recall memories of the past a monospaced typeface was chosen, the Courier New.
The inscription was carbon copied onto the wall during sunset and painted at dawn, in memory of that 1944 night. The intent was to emphasize the change from black ink to white wall, from night to day, from darkness to lightness, from captivity to freedom, from war to peace. The hills and the valleys look over the past and across the future.

Natascia Soccio
Il terrazzo d'erba medica affacciato sulla valle del fiume Foglia, la vista dalla casamatta di Quota 111.
Alessandro di fronte alla porzione edificio coinvolta dall'operazione di Lettering.
Posizionamento e prova di collocamento del carattere Aurora sulla parete della postazione con valutazione dell'impatto visivo.
Le operazioni preliminari di valutazione e scelta del carattere, di posizionamento del cartellone e di trasporto del testo si sono svolte alla luce del tramonto.
Il trasferimento delle singole letture sulla superficie di cemento è avvenuto attraverso l'impiego della traccia del carbone.
La base di carbone realizzata è stata impressa con il segno a matita dura direttamemte sul foglio di carta.
Il residuo della carta da spolvero recante il carbone sul retro adagiato sui gradini della struttura.
L'intera squadra di lavoro occupata nel trasferimento del testo con attenzione per l'allineamento e la centratura della scritta.
L'aspetto del carattere New Courier Bold  impiegato per la realizzazione del Lettering prima dell'esecuzione.
La fase operativa è avvenuta prima dell'alba con il pensiero rivolto a quella notte nel tentativo di vivere appieno il luogo. 
È stato scelto di impiegare un pigmento resistente all'acqua e il colore nero per il completamento dell'operazione.
Un'immagine suggestiva dell'idea di dicotomia di bianco e nero, luce e ombra, giorno e notte alla base del progetto.
Dettaglio di una porzione del testo “mercoledì 30 agosto 1944 Linea Gotica, Quota 111” collocato sulla struttura.
Scorcio del risultato finale in confronto con il cielo e le nuvole rosate sullo sfondo.
Visione sulla vallata dominata nel 1944 dal sistema difensivo della Linea Gotica, ora tornato ai campi coltivati e alle abitazioni.
Il video realizzato da Alessandro Iudica e montato da Gianmarco Palacay risulta un documento esplicativo importante per la comprensione del progetto nella sua interezza e delle fasi di realizzazione.
Lettering of Quota 111
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