collocazione: Riviera Tito Livio, Padova
anno: 2017 | III anno accademico | IUAV | Architettura Costruzione e Conservazione
corso: Laboratorio Integrato 3
professori: Serena Maffioletti, Dario Trabucco
Autori: Elisabetta Gastaldon, Giorgia Gambato, Agata Tonetti
anno: 2017 | III anno accademico | IUAV | Architettura Costruzione e Conservazione
corso: Laboratorio Integrato 3
professori: Serena Maffioletti, Dario Trabucco
Autori: Elisabetta Gastaldon, Giorgia Gambato, Agata Tonetti
Inserirsi all’interno di un tessuto urbano storico consolidato, denso di edifici simbolo come quello di Padova richiede una particolare riflessione sugli interventi di demolizione e ricostruzione da effetture al fine di porsi in continuità con il contesto.
L’esaltazione della preesistenza storica del muro romano posto tra Riviera Tito Livio e Via Roma è stato l’obbiettivo principale e generatore dell’intero progetto. Esso ne costituisce il lato mancante del nuovo volume, concepito come una scatola svuotata dalla propria anima, conservando soltanto i quattro lati uniti da un basamento comune. I lati della scatola vanno a costituire tre volumi distinti ospitanti alloggi studenteschi, un museo, un bar/ristorante e un caffè filosofico. I tre volumi sono posti in relazione tra di loro mediante una serie di piazze frammentate che che trovano un ordine compositivo intorno ad un grande vuoto centrale.
L’esaltazione della preesistenza storica del muro romano posto tra Riviera Tito Livio e Via Roma è stato l’obbiettivo principale e generatore dell’intero progetto. Esso ne costituisce il lato mancante del nuovo volume, concepito come una scatola svuotata dalla propria anima, conservando soltanto i quattro lati uniti da un basamento comune. I lati della scatola vanno a costituire tre volumi distinti ospitanti alloggi studenteschi, un museo, un bar/ristorante e un caffè filosofico. I tre volumi sono posti in relazione tra di loro mediante una serie di piazze frammentate che che trovano un ordine compositivo intorno ad un grande vuoto centrale.
