Weltanschauung - La fotografia come denuncia etica e sociale
Il progetto di tesi, alla cui base vi è l'utilizzo della fotografia come mezzo di denuncia etica e sociale, si estende successivamente all'analisi degli eventi, degli incontri e delle personalità che hanno permesso la realizzazione delle note quanto discusse campagne pubblicitarie realizzate dal fotografo Oliviero Toscani per l'azienda Benetton nel ventennio della loro collaborazione, a partire dagli anni Ottanta del XX secolo.
Il lavoro è intervallato da interviste ricavate da testi, articoli di giornale, documentari e programmi radio, le quali ruotano attorno a tematiche sociali, contribuendo a rendere evidente in primo luogo il nesso tra Luciano Benetton e Oliviero Toscani e, successivamente, come il connubio tra queste due personalità abbia reso possibile, oltre che la realizzazione di quelle campagne che tutt'oggi fanno discutere, anche la nascita di Fabrica e di Colors Magazine.
Il peso morale ed emotivo di una determinata immagine dipende da chi la osserva, dalla sua storia, dalla sua cultura, dal suo vissuto, dal contesto nel quale viene inserita e dall’uso che se ne fa. L’azione di guardare un determinato artefatto dà un significato alle cose osservate in base a propri codici, i quali cambiano da soggetto a soggetto.
L’interpretazione di un’immagine fotografica in un contesto pubblicitario particolare come è stato quello dell’azienda Benetton è quindi tutt’altro che univoca e la sua creazione comprende un margine di errore dal momento in cui nessuno può garantire al 100% che l’interpretazione del fruitore sarà la stessa per la quale il progettista, di quale natura si voglia, ha creato l’artefatto.
«Getting my facts from a Benetton Ad
I’m lookin’ thru African eyes
Lit by the glare of an L.A. fire
I’ve got a face, not just my race, Bang!
Bang! I’ve got you babe.»
DAVID BOWIE, Black Tie White Noise, 1993.
