Per non disturbare
[testo originale in italiano in fondo al progetto]
'Not to disturb' is a 4 illustrations serie for a project and exhibition (Esercizi di stile) dedicated to the painter Giorgio Morandi, in which I focused on his daily journey to his studio in Via Fondazza House, Bologna.
In my interpretation, every step meant leaving something outside, seen as personal objects.
The painter, to reach his studio, even had to walk through his sisters' bedrooms.
Everything is locked up in a glass box just like his home, now museum, looks like today.
I feel in his constant research for reality through the painting of light, he kept himself quite distanced from everything.
SCROLL DOWN FOR WIP & PICS!
Ho pensato a questa sequenza di 4 illustrazioni come un percorso, vissuto con una certa distanza agli occhi dello spettatore: il percorso dell'Artista Giorgio Morandi per raggiungere il suo studio, filtrato però dalla mia personale esperienza nel visitarne la casa di Via Fondazza, ora Museo. L'aspetto che più mi ha colpito è stata la distanza di sicurezza imposta dalle pareti di vetro che separano le stanze dell'appartamento dallo sguardo del visitatore; una distanza di cui ho sentito l'eco nelle interviste e nei commenti sull'opera e la vita dell'Artista, come necessaria e rispettosa e che lui ha sempre posto tra sé e l'oggetto della sua contemplazione. Ho sempre sentito, al cospetto dei suoi quadri, il richiamo di una delicatezza, della gentilezza di Morandi nel raffigurare gli oggetti che popolano la sua casa e nello specifico il suo studio. Un atteggiamento che sembra caratterizzarlo specialmente quando (e da qui la principale ispirazione al mio progetto) viene descritto il fatto che lui dovesse, per raggiungere la sua stanza da letto/atelier, bussare e passare attraverso le camere da letto delle sue tre sorelle, sempre vissute insieme a lui. Il titolo 'Per non disturbare' si riferisce proprio a questa evocazione. In ogni tavola la sua presenza, che ci accompagna all'interno della casa, è palesata dagli effetti personali che immagino lui potesse lasciare prima di superare ogni soglia intermedia: l'ombrello entrando nel palazzo, le scarpe sul pianerottolo, il cappello prima di bussare alle porte delle sorelle, infine gli occhiali, poggiati tra gli oggetti, perché a quel punto in grado di ammirare ciò che per la sua Arte e per la sua vita intera è stato più importante. Tutto è chiuso in teche trasparenti perchè è attraverso di esse che ora noi possiamo vedere da vicino il suo mondo, oltre che attraverso le sue opere.
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