I libri sono oggetti troppo spesso sottovalutati, la loro progettazione si riduce sovente alla definizione di una gabbia di impaginazione e la scelta di una font. I progettisti dovrebbero invece guardare al libro come ad un oggetto concreto, in grado di stimolare tutti i nostri cinque sensi.
La progettazione del libro visivo si pone come obbiettivo la rivalutazione dell'oggetto libro al fine di offrire ai lettori un'esperienza di lettura amplificata e multisensoriale.
Il libro sarà quindi in grado di coinvolgere appieno il lettore, immergendolo in una lettura attiva da cui potrà desumere spunti e significati che non necessariamente sarebbero emersi tramite un approccio classico.
Il progetto si è basato sull'opera letteraria Improvvisazione, Sua natura e pratica in musica di Derek Bailey, edito da Edizione ETS nel 2010.
Il libro è il frutto di una serie di trasmissioni radio in cui Bailey discute dell'improvvisazione musicale in diverse tradizioni. Ci ritroviamo dunque immersi in appassionate conversazioni riguardanti la natura dell'improvvisazione nei più svariati ambiti musicali, dal suo uso più tradizionale nella musica indiana, nel flamenco e nel barocco agli usi nella musica organistica, nel jazz e nel rock.
“Cosa è che fa musica,
e cosa non ne fa? è tutto lì.
Cercare ogni modo possibile
per arrivare al nocciolo della cosa,
partendo da un materiale qualsiasi:
Un pezzo di carta o un disco.”
Han Bennink
Allora perchè non "suonare" il libro?
“Cominciava da quello che viene accettato
come silenzio e ogni mossa aveva un significato"
Tony Oxley