Laboratorio di metaprogetto
Politecnico di Milano
Design della comunicazione
Anno: 2010/2011
Categoria: Grafica
Nome progetto: Ciottolo
Realizzato con: Aldo Elia, Veronica Fantini e Gianluca Marchini
Il laboratorio prevedeva la progettazione di un nuovo modo di raccontare un brand sul territorio. Considerando la dimensione "meta" e il concetto di esportabilità. Le caratteristiche espresse nel brief che doveva avere il progetto erano: un’eleganza giocosa, la sostenibilità, la qualità e i costi bassi. L’intento del nostro progetto era di creare un sistema che permettesse all’utente di personalizzare un piccolo spazio pubblico e di ricreare un ambiente desiderato attraverso il cambiamento delle sensazioni avvertite tramite i cinque sensi. Incentrandoci sul senso dell’udito è nato “Ciottolo racconta” che trasforma, attraverso il racconto, momenti di attesa forzata in possibili momenti di intrattenimento e di arricchimento personale. “Ciottolo racconta” si appoggia alla tecnologia di diffusione audio direzionale: il sistema che permette di direzionare il suono
in modo preciso e in un ristretto spazio ben definito ottenendo un "cono" sonoro oltre al quale l'audio non è più udibile. Questa soluzione risulta ottimale per essere sfruttata nei luoghi pubblici in quanto permette di far giungere il suono ad un determinato gruppo di persone senza disturbare tutti i presenti. Infine abbiamo utilizzato per dei test di esportabilità alcuni brand, ipotizzando il loro interesse verso il sistema, come: la Feltrinelli, La Triennale di Milano, Medusa Film e Teatro alla Scala.
Politecnico di Milano
Design della comunicazione
Anno: 2010/2011
Categoria: Grafica
Nome progetto: Ciottolo
Realizzato con: Aldo Elia, Veronica Fantini e Gianluca Marchini
Il laboratorio prevedeva la progettazione di un nuovo modo di raccontare un brand sul territorio. Considerando la dimensione "meta" e il concetto di esportabilità. Le caratteristiche espresse nel brief che doveva avere il progetto erano: un’eleganza giocosa, la sostenibilità, la qualità e i costi bassi. L’intento del nostro progetto era di creare un sistema che permettesse all’utente di personalizzare un piccolo spazio pubblico e di ricreare un ambiente desiderato attraverso il cambiamento delle sensazioni avvertite tramite i cinque sensi. Incentrandoci sul senso dell’udito è nato “Ciottolo racconta” che trasforma, attraverso il racconto, momenti di attesa forzata in possibili momenti di intrattenimento e di arricchimento personale. “Ciottolo racconta” si appoggia alla tecnologia di diffusione audio direzionale: il sistema che permette di direzionare il suono
in modo preciso e in un ristretto spazio ben definito ottenendo un "cono" sonoro oltre al quale l'audio non è più udibile. Questa soluzione risulta ottimale per essere sfruttata nei luoghi pubblici in quanto permette di far giungere il suono ad un determinato gruppo di persone senza disturbare tutti i presenti. Infine abbiamo utilizzato per dei test di esportabilità alcuni brand, ipotizzando il loro interesse verso il sistema, come: la Feltrinelli, La Triennale di Milano, Medusa Film e Teatro alla Scala.
