Legambiente 2012

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Spk:“Il mondo vale più di qualunque opera d’arte. Preserva la sua bellezzapartecipando

a Puliamo il mondo 2012.”
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STRUTTURA DEL VIDEO BLOG “UN MONDO PER TERRA”

L’autore del blog è Marcello, un napoletano di circa trent’anni che, stufo di vedere i rifiuti per strada nell’indifferenza generale, decide come atto di protesta d’iniziare a raccoglierli e farli protagonisti del suo canale youtube intitolato “Un mondo per terra”.

Ogni filmato si concentra su qualcosa che Marcello trova nei suoi giri per la città: un rifiuto che parla di sé,
ma che offre anche al blogger numerosi spunti di riflessione socio-politica, in perfetto equilibrio tra denuncia
e sfottò. I temi affrontati sono infatti dei più seri, ma sempre con una vena comica e quella capacità
di sdrammatizzare che rende unici i napoletani.
Alla fine di ogni filmato Marcello si congeda offrendo al rifiuto la fine più giusta e dignitosa: nel cestino della
sua camera. Il format così definito consente, di post in post, di presentare le cose più diverse trovate per strada (una caffettiera, il bigliettino da visita di un cartomante, perfino un barbone) ognuna delle quali ha una sua storia, piccola o grande.
Alla classica inquadratura frontale a mezzo busto se ne alternano altre nelle quali entrano
in scena diversi personaggi che gli fanno da coro, commentando e integrando la sua narrazione, figure tipicamente legate alla cultura partenopea.

VIDEO DI PRESENTAZIONE


Il video comincia con la ripresa da webcam di un uomo napoletano di circa trent’anni,
che parla sullo sfondo della sua camera. Alla classica inquadratura frontale a mezzo busto
se ne alternano altre nelle quali entrano in scena diversi personaggi che gli fanno da coro,
commentando e integrando la sua narrazione.

Marcello: Ciao a tutti, ci sta ‘na cosa che mi sta proprio a cuore e m’ha fatto venì la voglia
di aprire sto blog. Lo sapete cos’è? A munnezza!

Stacco. Una ripresa di pochi secondi mostra un uomo disteso con le braccia incrociate sul letto
di morte, che si solleva solo per un istante ed emette un rantolo.

Poi si torna su Marcello: mentre parla lo schermo è diviso in tre (con split screen) e negli spazi
che si vengono a creare ai lati scorrono immagini di scenari urbani con un crescendo di rifiuti.

Marcello: Qua se uno vuole fà il dottorato sulla munnezza, trova tanti di quegli argomenti da scrivere n’enciclopedia. E la cosa buffa è che la gente per strada è così abituata che manco ci fa caso.

All’inquadratura si sovrappone un’immagine tipo santino di San Gennaro, che con voce da vecchio nobile napoletano dice: Ai tempi miei li avremmo crocifissi a testa in giù.

Sparita l’immagine sacra, Marcello riprende il suo discorso: Attraversi un incrocio e trovi una lavatrice?
E che ci sta di stano! Passeggi nel parco con l’innamorata tua facend’ o slalom tra le cartacce?
è normale. No che non lo è!

L’inquadratura di Marcello è sostituita da un’altra, con una transizione da destra a sinistra. Si vedono due donne vestite a lutto, piegate su loro stesse con il rosario in mano. Una bisbiglia: Lo so io che ci va
a fare con quella svergognata al parco....

Con uno stacco si torna sul blogger, che conclude il suo discorso: Per questo ho deciso che da oggi
quello che recupero di strano in giro, lo porto qui e innanzitutto ve lo presento.... Perché tutta
sta munnezza c’avrà pure qualcosa da dire, c’avrà pure un posto dove stare! Dico bene, Paolì?

Nell’inquadratura entra la mano di un bambino con un cestino di rifiuti. Marcello lo scuote in un impeto d’indignazione e dice: E allora cantiamogliene quattro insieme, a tutti sti zozzoni. A presto, uagliò.




Esempi di filmato:




IL BARBONE


Il video si apre con Marcello ripreso in webcam frontalmente:

Uagliò, oggi è più difficile del solito presentarvi quello che ho raccattato a terra.
Diciamo che ha delle dimensioni un po’ scomode...
Vabbuò, ieri per strada non ho trovato qualcosa, ma qualcuno.

Un rapido stacco mostra un uomo disteso con le braccia incrociate sul letto di morte
che si solleva esclamando: Maronn! Poi ripiomba subito nel suo sonno eterno.

La mdp torna su Marcello, che si sposta un po’ e tira dentro l’inquadratura un altro uomo.
Dall’aspetto trasandato e stranito si capisce che è un barbone.

Marcello: Lui è Francesco e ha una sua storia che la maggior parte di noi non conosce.
Va beh, non voglio fare il paraculo: manco io probabilmente saprei niente di lui,
se non fosse che Francesco è stato il mio maestro alle elementari.

Uno stacco introduce due donne vestite a lutto, piegate su loro stesse con il rosario in mano.
Una bisbiglia: Tanto nu bravo uaglion, se non era pazzo!

Si torna su Marcello: Strano il mondo, eh? Quello che da piccolo mi voleva vattere se non
avevo il colletto apposto... guardate adesso come sta conciato.

Marcello si rivolge direttamente all’uomo: Francè, vuoi dire qualcosa?

L’uomo resta con lo sguardo basso e in silenzio. Marcello allora ricomincia a parlare
sdrammatizzando:
Va beh, tranquillo... di scene mute io c’ho una certa esperienza. Beviti sto tè, che con loro parlo
un po’ io.
Quando trovi a terra n’omm che per te ha fatto tanto e che ora è senza lavoro, famiglia, casa....
cosa puoi dire?

Uno stacco introduce il femminiello, che si sventaglia e dichiara: La risposta migliore certe volte
è il silenzio.

La mdp torna su Marcello che resta un momento in silenzio guardando in mdp e poi conclude
il suo intervento:
Paolì, stavolta mi sa che il cestino non te lo chiedo proprio. Un po’ perché Francesco nun c’tras.
Ma pure perché io mi rifiuto di considerare un uomo un rifiuto. Marònn, da domani chiamatemi
o filosof’.



LA CAFFETTIERA


Il video si apre con Marcello ripreso in webcam frontalmente:

Uagliò, oggi ne ho una grossa: m’hanno buttato nu pezz e Napul, ma che dico....
nu pezz e cor! E proprio nel cortile di casa mia. Guardate!

Marcello prende una caffettiera senza manico dalla sua scrivania e la mostra in webcam:
Questa non è una caffettiera, è storia!

Dopo uno stacco si vede un tipico femminiello napoletano, che agita un ventaglio guardandosi
attorno: E la storia è come ‘na femmina. Merita rispetto.

La ripresa torna su Marcello, sempre con la caffettiera in mano: Se issa potisse parlà, chissà quante
ne avrebbe da dire: risvegli all’alba per andare a faticà, feste, tombolate... Ma pure quelle nuttate
che proprio non vogliono passà.

L’inquadratura di Marcello è sostituita da quella delle due donne vestite di nero con il rosario in mano. Una bisbiglia: I bravi ommn di notte dormono!

Si torna sul blogger: Un caffè è perfetto per uscire con una bella uagliona... o per farti coccolare
da mammà tua, che come lo fa lei non c’è nessuno. Insomma, è ‘na pausa e riflessione. E allora,
riflettiamo sul fatto che chi butta senza cura n’oggetto così, butta a terra un po’ tutta Napoli.

Nel video irrompe una fotografia del Vesuvio che trema, accompagnato dal rombo violento tipico
di un terremoto. Stacco.

La mdp riprende Marcello con la caffettiera in mano: Cara caffettiera, finalmente puoi avere una
fine coi fiocchi. Regggia, please!

Nell’inquadratura entra la mano di un bambino con il cestino dei rifiuti. Marcello vi butta la caffettiera
e conclude il suo intervento:

E adesso, se permettete, na tazzuriell’ e caffè ci sta proprio tutta.

Marcello prende una tazzina e beve il contenuto tutto d’un sorso. Poi, sorridendo conclude:
Alla vostra!




SVILUPPO NARRATIVO DEL BLOG


Di post in post, il blogger riceve sempre più commenti dai sui lettori, con cui comincia un dialogo a distanza: alcuni sembrano desiderosi di condividere con lui le loro scoperte, altri lo invitano a occuparsi di un certo tipo
di rifiuto. Un giorno è contattato dalla stessa Legambiente, che gli propone, visto il suo interesse per la causa,
di fare da sorta di testimonial per la giornata di Puliamo il mondo. Il blogger, fiero dell’investitura ricevuta da “dottore nella raccolta di rifiuti”, ne parla subito in video, approfondendo tutti gli aspetti dell’iniziativa in diversi post. Realizza anche due video ad hoc in cui si rivolge direttamente ai sindaci e agli imprenditori, spiegando
poi ai suoi lettori in che modo possono farsi finanziare.

Arrivati alla giornata di Legambiente, Marcello, che vi partecipa da Napoli, documenta l’accaduto con un suo video ad hoc. Poi, qualche giorno dopo, pubblica il suo ultimo post, con un colpo di scena che lo spinge ad interrompere la sua attività (per es. decide di partire con una ragazza conosciuta durante Puliamo il mondo
per salvare le tartarughe delle Galapagos; oppure può trovare qualcosa di estremo valore, come un biglietto vincente della lotteria, proprio tra i rifiuti raccolti in quella giornata).
Legambiente 2012
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Campagna stampa, storyboard film e web con blog, per Legambiente 2012, Il Bacio di Hayez.

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