Educare Non Mercificare: Social Campaign

Educare Non Mercificare
Contro la perdita di dignità della figura femminile
La mercificazione della figura femminile è purtroppo una realtà affermata nei media, i quali permeano tutta la società, mondo infantile compreso. I bambini sono una categoria particolarmente recepiva e influenzabile: ciò che viene appreso verrà poi tramandato, perché i bambini di ieri sono gli adulti di oggi, i bambini di oggi saranno gli adulti di domani.
Si tratta di un meccanismo difficile da bloccare e solo lavorando sull'educazione si può sperare in un futuro migliore.
La campagna è stata organizzata su tre scale differenti. Il primo livello è il quartiere Bovisa, sede della Facoltà, il secondo è un livello cittadino e nazionale, mentre il terzo è il mondo del Web.
Bovisa
Nel quartiere Bovisa la campagna è rivolta ai progettisti, enfatizzando il loro ruolo di portatori di messaggi e stimolando all'azione. È stato quindi realizzato un sistema di artefatti composto da dei manifesti, delle cartoline con adesivo e un breve filmato, sfruttando la metafora della progettazione del bambino basata su canoni mercificatori e appetibili per il mercato mediatico. Inoltre, nel caso delle cartoline è stata aggiunta la simbolica rimozione di questi insegnamenti negativi (adesivi), che vengono poi usati come strumento di critica e di diffusione virale del messaggio.
Tutto questo è stato accompagnato da un'istallazione posizionata nell'atrio dell'edificio universitario finalizzata a creare aspettativa e a distribuire piccoli biglietti con collegamenti alla campagna.
Installazione
Cartoline e adesivi
Manifesti
Italia
Su scala nazionale la campagna è rivolta agli adulti, in particolare i genitori, e al loro ruolo di educatori. Viene proposta un'applicazione grottesca dei valori svilenti presenti nei media sull'innocente mondo infantile, stimolando così la riflessione e spronando a un cambiamento. La struttura del sistema di artefatti ricalca quella applicata in Bovisa: troviamo dei manifesti, delle cartoline con adesivo e un motion graphic; tuttavia il tone of voice utilizzato è completamente diverso e tutti questi strumenti comunicativi sono pensati per lavorare in ambienti diversi rispetto a quanto accaduto in Bovisa. Per esempio questi adesivi non servono a criticare manifesti e pubblicità che si possono trovare per strada, ma vengono utilizzati in ambienti più ristretti e meno dinamici, come sulle riviste delle sale d'attesa di ambulatori o servizi pubblici.
Cartoline
Manifesti
Motion Graphic
Web
Per il mondo digitale è stato creato un sito ufficiale con diverse sezioni, con lo scopo di facilitare il dialogo fra enti, pubblico e associazioni: in particolare è presente un blog, fondamentale per propagare opinioni e informazioni, e una sezione che raccoglie iniziative e progetti vari. Come si può vedere sul sito, la campagna è anche presente su Twitter e Facebook i socialnetworks più diffusi.
In aggiunta a tutto questo, hanno avuto un ruolo di rilevanza i biglietti con QrCode distribuiti grazie all'installazione di Bovisa: questi hanno permesso un collegamento istantaneo fra le persone e la motion graphic, che si trova incorporata sul sito.
Qr-Codes
Sito
Educare Non Mercificare: Social Campaign
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Educare Non Mercificare: Social Campaign

Campagna di comunicazione sociale contro lo svilimento della figura femminile tramite la mercificazione del corpo nei media.

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