the Car as a Service

Come ci muoveremo nel 2025, che rapporto esisterà tra mobilità e veicoli? 
 
Questa è la domanda a cui abbiamo cercato di rispondere durante il modulo Mobilità e Veicoli del Master Relational Design, in collaborazione con il Centro di Ricerche Fiat di Torino.
Dopo una prima raccolta di dati in maniera intuitiva, rapida e organizzata attraverso tecniche di cultural probes, ci siamo resi conto che non si tratta solo della possibilità dello spostarsi in auto, ma di capire come integrare vari modi di spostarsi in una maniera più efficiente e sensata. Non si tratta solo di voler rendere più attivo il sistema di trasporto pubblico e privato di una città ma cercare di rispondere a dei bisogni specifici, ad esempio: come spostarsi in maniera più efficiente sia in termini temporali che economici? 
Se poi questo bisogno lo si collega alle differenti tipologie di utenti e ai contesti in cui operano, le permutazioni diventano tantissime. Per questo solo dopo aver isolato gli elementi che creano il coro della mobilità, definito i punti chiave, le criticità e stabilito i bisogni, è stato possibile riorganizzare, cambiare, modificare questi strumenti per ottenere un nuovo risultato. 
Nello specifico abbiamo continuamente riflettuto, provato, valutato, cambiato. Avanti così, finché non siamo stati soddisfatti del risultato.
Abbiamo visualizzato l'insieme delle analisi, ricerche e proposte su singole tavole affisse su muro a seconda delle relazioni che fra loro generavano, dando vita a una moodboard di complesse connessioni, da cui siamo partiti per configurare una proposta.
 
Data per fisiologica l’evoluzione del mercato tradizionale dell’auto privata, che la intende come commodity, ossia bene da vendere, abbiamo sviluppato scenari basati sul principio dell’auto come servizio; tratteggiando così anche un possibile nuovo ruolo per produttori di auto oltre che un differente rapporto auto/consumatore.
I ruoli definiti sono da intendersi come nuove configurazioni degli assett, competenze e sistemi di offerta esistenti, secondo la logica dell’auto come servizio piuttosto che come bene. L'insieme delle azioni, potenzialità e bisogni relativi a questi ruoli sono stati raccolti in un mazzo di carte, per aiutare il fruitore a comprendere l'ampia gamma di rapporti.
Individuate quelle nicchie di mercato che ancora esprimono bisogni da soddisfare, abbiamo definito quattro scenari possibili con l’aggiunta di sistemi scalabili basati sulla metafora della cloud, le tecnologie responsive e i nuovi trend di innovazione sociale.
 
 
#01 Scarcity
Il ribasso della collocazione delle risorse disponibili, obbligherà le persone a riccorrere a mezzi alternativi per il sostentamento.
#02 Social Innovation
La città si pone a servizio delle nuove generazioni attraverso la fruizione di servizi flessibili e trasversali.
#03 Smart
I servizi accompagnano le persone nel vivere quotidiano: spostarsi su più mezzi connessi tra loro rende più fluido e semplice il vivere in città.
#04 Sharing
Il principio di condivisione, il consumo collaborativo ed il multi utilizzo sono alla base del cambiamento della società.
Durante l'esposizione del lavoro svolto presso il Centro Ricerche Fiat, è stato possibile discutere e confrontarsi con professionisti del settore.
Gruppo di lavoro: Matteo Barbara, Mattia Della Libera, Stefano Comite, Francesco Eco, Diego Facta, Donato Faruolo, Claudia Garrone, Francesca Infantino, Evelyn Leveghi, Elia Marconi Sciarroni, Marilivia Minnicci, Gianluca Monaco, Davide Motta, Gemma Randazzo, Alessandra Rigano, Paola Sprovieri | Coordinato da Marco Lampugnani, Aurora Rapalino, Enrica Ponzo | Con la collaborazione di Gianni Pedone e Pietro Camardella.
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Identificazione di scenari e ruoli che descrivano possibili nuovi mercati per l'automobile, contribuendo a un futuro migliore.

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