Mia nonna era una sarta eccezionale, ha confezionato decine di capi per tutte le occasioni, ora la sua
macchina da cucire è dimenticata in una stanza ma appeso nell’armadio, tutto ha una storia da raccontare.
Una festa, un ricevimento, un travestimento, la nonna sorride e ricorda, chiude gli occhi e si stringe il vestito al petto. Racconta di danze, di gente, luoghi, e per un attimo è come se fosse tornata lì, con la gonna svolazzante, a ballare come solo lei sapeva fare.
Poi riapre gli occhi, canticchia la melodia di chissà quale canzone, prova a ricordare qualcos’altro, scuote la testa,
esce dalla stanza.