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MISCUSI MILANO | Gae Aulenti

A V A M P O S T I 
A r c h i t e t t u r a​​​​​​​

Progettazione architettonica ed esecutiva / Progettazione d'interni / Progettazione d'arredo, Direzione artistica

Cliente: MISCUSI SRL SOCIETÀ BENEFIT

Locale ristorazione. c/o C.C. Portanuova
Piazza Gae Aulenti 1, 20124 Milano MI
150 mq 56 sala somministrazione + area esterna dedicata e promiscua in food court
Coperti interni complessivi 36 coperti interni + esterni 30 

Design Team
Coima / Proprietà


Partner
Aligroup Grandimpianti / Cucina industriale
Casalgrandepadana / Ceramiche
Fratelli Vergani / Arredo e allestimenti su misura​​​​​​​

Fotografie / Bruno Gallizzi


La location
Il locale si inserisce all'interno del Portanuova Food District, a sua volta inglobato all'interno del complesso urbanistico disegnato Cesar Pelli il cui nucleo principale è la Piazza Gae Aulenti, un podio circolare che si eleva per 6 metri sul livello della strada. Da piazza Gae Aulenti sono visibili il complesso di Unicredit Tower di 231 metri d'altezza e il Bosco Verticale, complesso composto da due torri rivestite da 2.000 specie vegetali, entrambi divenuti simboli architettonici milanesi.

Il progetto Porta Nuova di Coima ha cercato di dare continuità ad un'opera di riqualificazione urbanistica degli spazi che congiungono la piazza con i circostanti quartieri di Garibaldi, Isola e Varesine. Un sistema pedonale continuo accompagna infatti i visitatori in piazza Gae Aulenti dal quartiere Isola a Corso Como e Brera, attraversando la Biblioteca degli Alberi, intrecciando aree verdi, piazze e passerelle, nascondendo alla vista le automobili, incanalate in un tunnel dedicato. La prevalenza di materiali naturali (legno) e luminosi (vetro) dei palazzi circostanti rende l'ambiente luminoso e cangiante in base ai momenti della giornata.

Il complesso architettonico risultante, ancora in divenire, è divenuto a tutti gli effetti il nuovo centro milanese e centro direzionale della città.




Il progetto
Questo punto vendita rappresenta la prima declinazione del format fast casual ideato dalla catena, successivamente formalizzato nel centro commerciale Milanofiori. La progettazione è avvenuta in modo sinergico rispetto alle richieste e le esigenze del cliente, tenendo conto delle indicazioni e delle richieste di allineamento stilistico espresse dalla proprietà del centro commerciale. 

In questo caso specifico l'unità immobiliare si presenta come un settore circolare della circolarità della food court. Il nucleo centrale è illuminato in modo molto particolare da tre lucernai che bucano il velo d'acqua della fontana soprastante. I locali della food court affacciano quindi su queste suggestive aiuole occluse, e su di esse affacciano a propria volta le sedute esterne delle unità di ristorazione.



La forma irregolare dell'unità ha costituito senz'altro la principale sfida progettuale dello studio, divenendo però al contempo occasione di interpretazione ed esaltazione dello spazio. In particolare la gestione di un fronte più stretto rispetto al fondo, pur riducendo in modo sostanziale lo spazio vetrina ha permesso di valorizzare un'ampia parete tecnica, rendendola comunque ben visibile dall'esterno e da non risultare introspettiva.


Alcune soluzioni architettoniche sono state adottate per riequilibrare l'anomala irregolarità dello spazio, dando significato e identità all'ambiente risultante. L'utilizzo di luci appariscenti arancioni, la disposizione di una cucina parallela rispetto alla facciata e la valorizzazione della luce naturale preveniente dai pozzi della food court, hanno contribuito a rendere ben visibile la zona produzione e a guidare la fruizione visiva del cliente in modo armonico.

L
uci e insegne sono diventati punti di riferimento visivi, in sostituzione di altri punti focali, immaginando una nuova prospettiva, più coerente con la disposizione dell'unità. Tutti gli interventi dell'ambiente laboratorio e cottura sono stati realizzati rispettando i flussi di preparazione del prodotto e servizio al cliente previsti dal format.



La cucina
Adiacenti e collegati da una porta sono la zona trafilatura e cucina, identificate a propria volta da insegne, sospesa e luminosa nella sezione cottura, con lettering bianco su fondo rosso incorniciato da un profilo metallico e riflettente nella sezione laboratorio. 
La nicchia che ospita la cucina accoglie la linea di cottura e mantecatura a vista della pasta, elemento che ribadisce i valori di autenticità e genuinità gastronomica del brand. L'intero ambiente è rivestito con piastrelle verdi.

La zona di cottura e servizio a vista del cliente è stato allestito in modo scenografico, soprattutto grazie al motivo creato dalle tipiche "bastardelle" da pasta (usate per cuocere a bagnomaria salse e creme), poggiate tradizionalmente al contrario a causa della propria base arrotondata e instabile. Suggestivo anche l'effetto creato dai vapori di cottura della pasta, anche in questo caso ben visibili dalla sala di somministrazione, che può percepire l'autenticità e l'immediatezza delle preparazioni. I sacchi di farina posizionati a vista, in appositi ripiani della zona cucina e della zona laboratorio, presentano un apposito qr code che permette ai clienti di conoscere i dettagli della farina e della sua provenienza.​​​​​​​


Sala di somministrazione

A terra è stata posata una mattonella effetto graniglia in gres che ripropone gli antichi composti cementizi caratterizzati dalla presenza di scaglie di pietra e granulati di marmo, oggi comunemente definiti terrazzo veneziano. Per aggiungere interesse alla posa è stato creato un effetto a scacchiera, mettendo in contrasto mattonelle chiare e scure. La posa è radiale rispetto al centro della piazza, creando un effetto prospettico dinamico.
Anche sulle pareti perimetrali della sala di somministrazione troviamo una sezione di mattonelle verdi, chiosate da una fascia in contrasto nera, che funge da copertura cavi per prese clienti ed impianti speciali, diventando allo stesso tempo una sorta di modanatura boiserie. 

Addossate alle pareti esistenti una linea di panche imbottite color arancione con struttura in contrasto in ferro nero.
A queste sedute si aggiungono sedie in laminato faggio con tubolari in metallo nero. I piani tavolo in laminato verde pino riprendono la cromia delle piastrelle, appoggiati su piede in metallo, con profili in multistrato a vista. Particolarmente funzionali i tavoli 55x65, modulabili ed estremamente leggeri, che permettono spostamenti e combinazioni per piccoli e grandi gruppi, all'occorrenza. 

Infine, sulle pareti sono stati posizionati poster di comunicazione ideati dal cliente ma stesi in modo da enfatizzare la texture del mattone di cemento, come fossero manifesti urbani affissi, deformandosi volutamente sulle fughe. 


Su fianco della sala è stata posizionata una paratia, oggetto utile a separare i flussi del pagamento rispetto ai clienti accomodati al tavolo, obbligati a procedere verso la cassa. La medesima paratia è diventata anche un appoggio per ulteriori sedute su sgabello.


Di grande interesse anche la soluzione architettonica a soffitto per sala di somministrazione che accoglie corpi illuminanti posizionati a tre altezze diverse, con campane in vetro montate su griglia metallica regolare, restituendo nella combinazione tra i due l'effetto di una disposizione casuale. La particolare struttura include due schemi razionali che uniti danno un aspetto random. L'effetto risultante è quello del lampadario di ambiente domestico, se pur moltiplicato e volutamente ingrandito.
 
MISCUSI MILANO | Gae Aulenti
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