Un tempo lontano, nella valle di Heshāner, viveva il popolo Ona.
Erano forti e senza paura,
sopportavano il freddo e la morte.
Ciò non importava agli Zué, a loro non importava di nulla,
se non di vincere.
Cosa lo sapevano solo loro.
Un sogno dimenticato investe il petto del capo Zué
Lunghe file di campi sterminati
Non di alberi da frutto
Ma cadaveri
E tori sgozzati.
Prima del loro arrivo la terra era rigogliosa
Ora gorgoglia di denso sangue
I frutti maturi macerano a contatto con la ruggine e la polvere sottile
Linea di confine di una pace ormai dimenticata
Con un piede oltrepassata.
Le pelli che prima riscaldavano
Tornano ad essere carne viva
Giacciono a terra in un cimitero di tappeti.
Tra le urla disperate
Labirinto di denti.
“Morirete tutti”
Imprecano gli Zué
Tra gocce di sudore
Il cuore batte all’impazzata
Perché l’incubo continua
Tra le gambe il cazzo eretto
Un senso di vergogna e l’estrema voglia
Di tornare al giorno prima.
