"La tv ha vinto."
 
Il sogno delle elite culturali di educare il popolo attraverso i mezzi di comunicazione si è rivelato un fraintendimento.
Gia dagli anni 90 la tv diventa più di un elettrodomestico grazie all'intreccio tra politica e televisione, diventa un ambiente in cui gli italiani hanno vissuto per 2 decenni.
L'italia sempre permeabile alle tendenze dominanti diventa laboratorio del postmoderno e luogo di un profondo shock culturale.
La tv viene a rappresentare il simbolo del disfacimento delle relazioni sociali, di un umanità alienata e di una quotidianità che si rifugge.
Una generazione incapace di immaginare un mondo al di fuori della tv la cui identità debole in assenza di grandi eventi sociali ha trovato nei consumi pop la propria dimensione.
La tv è il regno delle emozioni pantografate dove i legami reali e le emozioni sincere sono di impaccio.
La realtà è diventata clandestina.

In assenza di Dio e delle grandi ideologie è diventato credibile e accettabile tutto quello che è rappresentabile.

Il progetto fotografico "II: Black Out" si fonda sul principio dell'esistenza di due universi paralleli e sul concetto di déjà vu.
 
 
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Duality
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In assenza di Dio e delle grandi ideologie è diventato credibile e accettabile tutto quello che è rappresentabile. Il progetto fotografico "II: Read More

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