Nobody’s land
È sorprendente pensare a come le varie società umane, nel corso del tempo, si siano evolute dal vivere in piccoli villaggi autosufficienti, a delle vere e proprie metropoli frenetiche e in continue evoluzioni. Le città così come le conosciamo oggi sono assimilabili a degli organismi viventi, e come questi, sono composte da varie strutture, che ne regolano la vita al loro interno. Un altro elemento che accomuna le città a questi organismi è che anch’esse sono soggette a problemi di salute che possono portarle al declino e fino alla morte, proprio come accadrebbe ad un qualsiasi organismo vivente che viene trascurato o avvelenato lentamente. Molto spesso nelle città non c’è quel senso di collettività tipico delle piccole realtà e questo porta spesso l’essere umano a trascurare i luoghi pubblici, sporcandoli e vandalizzandoli. Quest’ultimo fatto è ciò su cui ho voluto riflettere in questo editoriale, mettendo in risalto il degrado che caratterizza le aree urbane pubbliche, che diventano così “terra di nessuno”.
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