MASSIMO PIANI's profile

Portici di Bologna

PORTICI di BOLOGNA.
GUIDA by ASPPI next Bologna & Antonella Merletto 
PIAZZA SANTO STEFANO
Piazza Santo Stefano (audio english)
Piazza Santo Stefano (audio italiano)
Piazza Santo Stefano (english)

The stroll that takes us to one of the most original and beautiful squares of Bologna, Piazza Santo Stefano starts from the great loggia of Palazzo della Mercanzia and continues along Via Santo Stefano's porticoes, the longest ancient street of the city. 
The square gets its name from the basilica on its short South-East side. It is also known as Piazza delle Sette Chiese (Square of the Seven Churches), as the complex of the basilica encompasses seven different buildings grouped as one in the 5th century AD by Petronius, then Bishop of the city and who later became its patron saint. The basilica was built over a Roman temple of the pagan goddess Isis with the idea of recalling the Church of the Holy Sepulchre and the places of the Passion of Christ in Jerusalem.
The church is at a lower level than the square and over the centuries the joining of the two parts has been overcome in various ways with the final solution reached in 1991 by Luigi Caccia Dominioni, who planned the gentle basin shaped square leading to the church.
The square is surrounded by porticoed buildings of the Medieval and Renaissance time periods. The oldest of these porticoes still have the low wall joining the columns built originally to separate from the dirt of the road and its traffic the people walking under the archways. 
Facing the Basilica, on the left is the complex of aristocratic palazzi bought and connected over time by the Isolani family. The façade of the 1400s above the elegant portico with marble Corinthian capitals, a Tuscan style still quite unusual at that time in Bologna, presents stylish Medieval windows each with a portrait in a round medallion as decoration. All the portraits have interesting 19th century hairstyles, undoubtedly added after a late restyling of the building. 
From here one can reach Strada Maggiore walking through the passageway of the Corte Isolani.
Facing the Basilica on the right side of the piazza are the varied façades belonging to the Case Beccadelli-Tacconi buildings, followed by Casa Bianchi-Pasquini with a high portico with grooved sandstone columns supporting cross-vaulted ceilings, and then a series of merchant houses of the 15th century. Porticoes of different architectures and all unique: of notice is a Renaissance arcade imitating a triumphal arch with a splendid terracotta cornice, followed by a portico of the beginning of the 1400s with brick spiral column shafts, each one different to the next, and then a portico with octagonal plan column shafts and capitals of water-leaf design. The last of the Tacconi complex houses, forming a corner with the narrow Via de Pepoli shows some Romanic pieces and probably held one of the oldest Jewish synagogues of Bologna. Another curiosity? At no. 2 in this small street, in 1914 was the first historic Maserati family workshop. A plaque with the famous logo on the wall commemorates the place. 
Palazzo Bolognini Amorini Salina closes the square, a grand and picturesque building. In 1525 Alfonso Lombardi and Nicolò da Volterra decorated with various terracotta heads the palazzo façade facing the square. The work was completed a century later by Giulio Cesare Conventi. These heads are all different: 26 are between the windows on the two upper floors of the façade whilst 13 are between the arches of the portico and seem to be people-watching: look out for Turkish man with his turban and the laughing devil, of incredible detail.
All these different buildings and porticoes with overlapping time periods and styles blend in perfect harmony. In fact, it is this irregularity of the parts with their remarkable differences that composes the architectural and urban masterpiece which is piazza Santo Stefano.

Piazza Santo Stefano (italiano)

Si apre con una grande loggia, quella di Palazzo della Mercanzia, la passeggiata sotto i portici di via Santo Stefano, l’arteria antica più lunga della città che accoglie sul proprio cammino Piazza Santo Stefano, la più originale e sicuramente una delle più belle piazze di Bologna. 
Dominata dalla Basilica omonima che fu costruita su un tempio romano pagano alla dea Iside, la piazza è circondata dai palazzi nobiliari porticati medioevali e rinascimentali. I portici più antichi presentano un muretto di contenimento sul fronte strada tra le colonne, originariamente una barriera tra la strada ed il camminamento sottoportico.
La piazza è anche conosciuta come Piazza delle Sette Chiese perché il complesso basilicale è composto da più edifici sorti in epoche diverse e con origini controverse. La tradizione attribuisce a San Petronio, nel V secolo, quando era vescovo di Bologna il progetto ad imitazione del Santo Sepolcro di Gerusalemme con anche una ricostruzione simbolica dei luoghi della Passione di Cristo. La piazza ha subito varie trasformazioni nei secoli, in particolare dovute all'andamento scosceso del terreno che converge verso la chiesa, situata nel punto più basso. L'ultimo progetto realizzato è quello del 1991 di Luigi Caccia Dominioni, che ha realizzato un arrivo a grande catino continuo. 
Guardando la Basilica, sulla sinistra si vede il complesso dei palazzi patrizi acquistati e uniti in tempi diversi dalla famiglia Isolani. La facciata del '400 è impostata su due ordini separati da un marcapiano. Il portico con archi a tutto sesto sostenuto da capitelli corinzi in marmo, toscanismo all'epoca raro a Bologna, è sovrastato da una sequenza di monofore medievali decorate, nella loro parte superiore, da volti di sei diversi personaggi, inseriti in medaglioni circolari. Curiosamente i ritratti presentano un'acconciatura ottocentesca, chiaramente un ‘ritocco’ di un restauro di quell'epoca. 
Da questo portico, è possibile raggiungere Strada Maggiore attraverso il passaggio di Corte Isolani. Guardando la Basilica, sulla destra si vede l’insieme delle Case Beccadelli-Tacconi, riconoscibili per l'affastellarsi delle diverse fasi costruttive sulla facciata principale. Segue Casa Bianchi-Pasquini, con un alto portico su colonne in arenaria dal fusto scanalato e ampie volte a crociera, e a seguire una schiera di case mercantili del XV secolo. Qui si si cammina sotto porticati diversi: uno rinascimentale a forma di arco trionfale con cornice in terracotta, seguito da un portico del primo '400 su colonne in cotto spiraliformi una diversa dall'altra e infine una splendida arcata con colonne ottagonali e capitelli a foglie d'acqua.
L'ultima delle case del complesso Tacconi e facente angolo con la piccola e stretta Via de Pepoli presenta avanzi romanici e forse ospitava una delle più antiche sinagoghe ebraiche di Bologna. Altra curiosità? al numero 2 di questa via, fondata nel 1914, vi era la prima officina di casa Maserati. Sul luogo è stata posta una targa commemorativa che reca il logo della casata.
Chiude piazza Santo Stefano Palazzo Bolognini Amorini Salina, omogeneo, imponente e molto scenografico. Nel 1525 Alfonso Lombardi e Nicolò da Volterra decorarono parte della facciata con teste in terracotta, poi finite nel '600 da Giulio Cesare Conventi. 26 teste sono posizionate ai piani superiori tra le finestre mentre 13 sono negli archi del portico ed osservano i passanti: sono teste tutte diverse e fra le quali spicca quella di un turco con il turbante e una di diavolo sghignazzante molto realistica. 
Edifici e portici uno diverso dall’altro con sovrapposizioni di epoche e stili ma comunque sempre in armonia. È questa irregolarità degli elementi e la loro non serialità a renderli architettonicamente maestosi. 




Portici di Bologna
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