Laura Angelucci's profile

Understanding Experience - Graphic Novel

Understanding Experience

Guida a fumetti alla progettazione human-centered dei prodotti e dei servizi
"Si può raccontare la progettazione Human-centered in un modo diverso? si possono ridisegnare percorsi e aprire nuove possibilità attraverso la potenza del racconto?"


Understanding Experience è un Graphic Novel che vuole ispirare ad utilizzare l’approccio human-centered per progettare prodotti e servizi realmente utili alle persone. 
Per farlo, racconta un progetto in tutte le sue fasi, una storia dove i protagonisti mettono in evidenza il valore del coinvolgimento e anche le difficoltà incontrate nel portarlo a compimento, come avviene nel mondo reale.
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Understanding Experience is a Graphic Novel that wants to inspire to use the 
human-centered approach to design really useful products and services for people.
Step 1
Charachter Design:
Studio della fisionomia // Physiognomy
Espressività // Expressiveness
Pose
Sara è la Team leader ed è stata modellata sulle fattezze di Susan Sarandon,
 ha una personalità autorevole, professionale e competente.
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Sara is the Team leader and was modeled on the features of Susan Sarandon,
she is authoritative, professional and knowledgeable.


Una carrellata sui personaggi principali: lo studio dell'espressività e della loro postura.
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A rundown on the main characters: the study of expressiveness and their posture.


Step 2
Studio delle ambientazioni
To build the settings:


Ambientazioni scene di esterni // Outdoor scenes
Il Graphic Novel è ambientato in una precisa zona nel centro di Roma, un quartiere storico di prestigio, ricco di uffici ed attività.
Per rappresentarlo fedelmente ho raccolto screenshot da Google Maps e scattato fotografie sul posto.
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The Graphic Novel is set in a specific area in the center of Rome, a prestigious district full of offices and businesses.
To represent it, I collected screenshots from Google Maps
and took photographs on the spot.


Interni // Indoor:
Gli uffici // The offices

Gli uffici dove si muovono i protagonisti sono stati modellati come spazi aperti e funzionali, curati e moderni.
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The offices are spaces open and functional, refined and modern.
Alcuni elementi utili studiati per essere collocati all'interno delle vignette.
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Some useful elements designed to be placed inside the scenes.
Interni // Indoor:
La clinica // The clinic

I protagonisti del racconto sono chiamati attraverso il loro lavoro a immaginare e riprogettare gli spazi di una clinica per renderla comoda e fruibile al pubblico.
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The Team are called through their work to imagine and redesign the spaces of a clinic to make it comfortable and accessible to the public.

Step 3 
Dagli schizzi ai definitivi // From the sketch to the final
Le diverse fasi della lavorazione dello storyboard, dal primo sketch al definitivo con i testi inseriti.
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The different stages of processing, from the first sketch to the final one with the texts inserted.



Prove colore scartate // Discarded color proofs
Per distinguere le scene presenti da quelle passate abbiamo utilizzato una colorazione diversa: bianco e nero per il presente e grigio per il passato.
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We decided to use gray color for the past scenes and black and white for the present scenes.
Step 4 
Impaginazione e stampa // Layout and printing
Stefano Dominici è un human centered design strategist, docente, formatore, fondatore di UtLab, azienda di service e experience design, e UXUniversity, start-up di formazione nel settore dello UX, service e experience design. 

Laura Angelucci, illustratrice classe 1991, vive e lavora a Roma e si è specializzata in illustrazione presso l’Accademia di Belle arti di Macerata. 
Stefano e Laura si sono incontrati nella passione per i fumetti e insieme hanno dato vita a Understanding Experience – Guida a fumetti alla progettazione human-centered dei prodotti e dei servizi

In questo articolo ripercorriamo insieme a loro il gioco di lanci e restituzioni che ha consentito di costruire passo dopo passo il libro: per capire cosa può succedere quando un human centered designer e un’illustratrice s’incontrano. 

Raccontaci la tua prospettiva sulla fase preliminare necessaria a spiegare -Stefano- e comprendere -Laura- tecnica e obiettivi del progetto editoriale.

Stefano: Prima di iniziare ho dato a Laura il soggetto, la struttura dei capitoli e la descrizione dei personaggi. Poi, nella fase preliminare abbiamo fatto della formazione vera e propria. Lo scopo era quello di illustrare a Laura l’approccio human centered, spiegare le tecniche e dare una visione di insieme per permetterle di immergersi in profondità nel tema del libro.
Laura: La fase preliminare per me è stata caratterizzata dalla lettura del soggetto e dalla comprensione di quale fosse l’idea e l’aspettativa maturata da Stefano rispetto al libro. Mi ha tirato dentro nel modo giusto: con leggerezza e fiducia. Comprendere la natura didattica del progetto e come ci saremmo collocati nel mercato con la nostra proposta mi ha aiutato a calibrare il tono ed il registro che avremmo dovuto utilizzare per raccontare questa storia e a cui già mi stavo affezionando. Parallelamente Stefano mi ha istruito rispetto i rudimenti della materia, fornendomi i mezzi necessari a delineare immaginario, dinamiche, ambienti e personaggi.

Raccontaci la tua prospettiva sul momento in cui si è passati dalla teoria alle immagini. Quali sono stati sfide, curiosità, sorprese di questa fase? Che approccio hai utilizzato?

Stefano: La prima sfida è stata quella di lavorare a distanza. La fase di sketching è iniziata con il periodo di chiusura dovuto alla pandemia e non avevamo idea se l’approccio scelto funzionasse o meno. Prima della sessione di sketching preparavo un sceneggiatura poco dettagliata di un capitolo e la inviavo a Laura. Durante la sessione descrivevo a Laura, pagina per pagina, quello che andava visualizzato e lei disegnava in diretta la tavola. La sorpresa nella prima sessione è stata quella di scoprire che ci si intendeva benissimo. Sembrava come se avessimo lavorato sempre insieme. Dopo la sessione mi mandava tutte le tavole del capitolo e le rivedevo. Fino a fine luglio abbiamo lavorato così, per i primi 8 capitoli. Poi con l’esperienza fatta, ho preparato la sceneggiatura dettagliata dei capitoli restanti e non c’è stato più bisogno di lavorare insieme.
Understanding Experience – Guida a fumetti alla progettazione human-centered dei prodotti e dei servizi – Character design
Laura: Uno dei momenti più interessanti è stato quello della creazione dei personaggi, Stefano mi aveva fornito delle schede che descrivevano minuziosamente la psicologia e le dinamiche che li caratterizzavano, il mio compito era quello di definire il loro aspetto e stile. Abbiamo tenuto la prima sessione da remoto facendo l’esercizio di associare ogni personaggio ad un attore esistente: questo mi ha permesso di avere un’ossatura su cui modellare il team, ma anche di capire l’affinità che avevamo nell’approccio di lavoro. Da lì in poi è filato tutto liscio nonostante le sessioni di sketching fossero a distanza: questo perché credo che abbiamo fatto un grosso lavoro di osservazione su noi stessi, cercando di capire ogni volta come correggere il tiro.


Raccontaci la tua prospettiva sulla fase finale, quella in cui le immagini hanno preso la loro forma quasi definitiva. Quali sono stati sfide, curiosità, sorprese di questa fase?

Stefano: Dopo aver completato lo sketching di tutti i capitoli Laura ha lavorato alla rifinitura delle tavole, mentre io scrivevo i testi e li sottoponevo alla editor. Qui la sfida è stata quella di armonizzare testi e disegni in vignette armoniche. Orami eravamo molto affiatati e ci si capiva al volo. L’inserimento dei testi e dei balloon è stata la parte finale e tavola per tavola è stata rifinita l’impaginazione. Ho curato personalmente questa fase.
Understanding Experience – Guida a fumetti alla progettazione human-centered dei prodotti e dei servizi – Primi sketch realizzati in modo collaborativo 
Laura: La fase finale è stata quella in cui ho iniziato a percepire con concretezza la forma del lavoro, il momento in cui ho pensato “il libro esiste!”. Abbiamo definito gli aspetti sul colore e inserito balloon e testi. C’è stata una limatura e armonizzazione continua, in cui il lavoro a due è stato fondamentale per le correzioni: in questa fase faticavo a vedere dettagli e particolari da sistemare, ero “troppo dentro” al progetto, il lavoro di Stefano è stato fondamentale per dare al libro la sua veste migliore. Poi ci siamo dedicati alla copertina: abbiamo realizzato due proposte che sono state sottoposte a occhi esterni ma non accolte con l’entusiasmo sperato. Quello è stato un momento in cui ci siamo messi molto in discussione, perché lavoravamo da settimane su quei concetti e prendevamo coscienza che la loro forma era inefficace. Ci siamo rimessi sulla scrivania con uno spirito più leggero e siamo arrivati al risultato finale, è stata l’illuminazione di un attimo e sono piuttosto contenta del risultato, è molto poetico.

Ripensa a quando il libro era solo un’idea. Oggi qual è l’impressione, il pensiero che ti viene in mente, l’aspetto o il dettaglio che ti colpisce, sorprende di più?

Stefano: La qualità del prodotto finito, nei disegni e nei testi. Oltre le mie aspettative. L’aspetto per me più sorprendente è la fluidità della storia e l’equilibrio tra testi e immagini. Veramente, come se avessimo sempre lavorato insieme.
Laura: L’accessibilità del racconto: è un testo che possono prendere in mano tutti, indistintamente dalla loro formazione e contiene degli insegnamenti preziosi. Penso che siamo riusciti a superare le nostre aspettative rispetto al progetto: mettendo un piede dietro l’altro, prendendo tempo per capire come muoverci e tornando sui nostri passi quando necessario.

Intervista di Caterina de Martino
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