CERCAVO QUALCOSA CHE AVEVO GIA’ VISTO

Ero giovane, la vita di provincia mi stava stretta fu così che decisi di andarmene e di lasciare il mio paese; la mia famiglia, il mio mare, le mie colline.
Andando tutto sembrava più facile, vicino o lontano che fosse, c’era sicuramente qualcosa di migliore, andare, se non per altro perché si sa di poter tornare.
Ho annusato, toccato, guardato, assaporato e ascoltato; alle volte, trovato qualcosa.
Non pensavo a tornare.
Tornare a casa non è mai facile, a quel punto la partenza e l’arrivo coincidono e si annullano.
Tutto era uguale ma diverso. Sono tornata.
Ho iniziato a giocare con gli odori, i sapori, i rumori; le visioni che avevo dimenticato.
Fuori tutto è più affascinante, forse migliore, sicuramente instabile. Ho occupato un posto per un po’, rubandolo a qualcun altro, l’ho riempito e poi svuotato per il prossimo in lista.
Il luogo che invece mi aspetta, ha un posto solo per me, plasma da sempre il mio immaginario e per quanto possa esser difficile starci è l’unico che riconosco.

N.B: le foto sono state realizzate con pellicole 35mm scadute, recuperate nel garage dei miei genitori a Porto San Giorgio.
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